La Lega manda a casa Formigoni

La Lega manda a casa Formigoni

La Lega manda a casa Formigoni

13/10/2012 – Dopo giorni di tentennamenti è arrivato l’epilogo politico alla bufera che ha travolto la Regione Lombardia. Dopo l’arresto dell’ex assessore Domenico Zambetti (Pdl) per i suoi legami con la ‘Ndargheta (4mila voti acquistati da una cosca calabrese) si era pensato ad un azzeramento della giunta guidata da Roberto Formigoni per proseguire l’attività di governo fino alla scadenza naturale del mandato (2015). Sulle decisione pesava in maniera determinante il giudizio della Lega Nord, che stamane fa sapere di preferire il voto anticipato nella prossima primavera.

IL CARROCCIO VUOLE IL VOTO – Il Carroccio ha avanzato la richiesta di dimissioni immediate per tutti i consiglieri regionali del Pirellone già rinviati a giudizio dall’autorità giudiziaria. La decisione delle camicie verdi è maturata durante una riunione del Consiglio federale del Carroccio convocata questa mattina dal segretario Roberto Maroni nel quartier generale di via Bellerio. Lo stesso Maroni, come emerge da un comunicato diffuso al termine della riunione, ha illustrato una relazione “sull’attuale situazione della Regione Lombardia”. La relazione di Maroni individua come uno dei punti prioritari “la legge elettorale regionale e la legge di bilancio da approvarsi entro Natale, per potere così fare coincidere il voto della Regione Lombardia con le elezioni politiche di aprile in un unico election day”. Il Consiglio Federale ha poi dato mandato a Maroni e al segretario nazionale lombardo, Matteo Salvini, di gestire la questione sia per quanto riguarda il nuovo assetto regionale che per la durata della legislatura regionale.

FORMIGONI: “NO APPOGGIO ESTERNO LEGA” –  Il governatore Formigoni ha fatto sapere di non essere interessato ad accettare l’appoggio esterno della Lega in giunta: “Non accetterei l’appoggio esterno della Lega alla mia Giunta”. E ancora, a chi gli chiede se è pregiudizialmente contrario ad una giunta accademica, il presidente lombardo risponde “Sì”, evidenziando che le giunte nascono per realizzare interamente i programmi.

ZAIA: “POPOLO SOVRANO” – Una delle prime dichiarazioni arrivate per commentare la decisione della Lega è quella del governatore del Veneto Luca Zaia: “Il popolo resta sempre sovrano. In Lombardia faranno le loro scelte rispettando ovviamente i dettami che darà la comunità lombarda e ovviamente le segreterie politiche lavoreranno per questo”. E ancora: “Vogliamo che i Governatori delle altre regioni si preoccupino dei fatti a casa loro. Questo è stato un avvertimento che ho già dato a Formigoni, quindi non ho proprio nulla da suggerire”.

Fonte: giornalettismo.com

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