Elezioni Usa 2016, la Cnn cambia le regole del secondo dibattito

Elezioni Usa 2016, la Cnn cambia le regole del secondo dibattito

Il GOP si prepara al secondo dibattito tra i suoi candidati. Si svolgerà il 16 settembre e, questa volta, si terrà sulla Cnn. Considerato quanto l’aver fatto bella figura lo scorso 6 agosto abbia positivamente influenzato i sondaggi (vedi la volata di personaggi come Ben Carson e Carly Fiorina), si capisce perché i candidati si stanno dando molto da fare per cercare di essere ammessi (ma questa non sembrava un’impresa così difficile visto che la soglia minima era quella dell’1%) e, soprattutto, di far parte dei 10 della prima serata.

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Come già era successo su Fox, infatti, anche la Cnn ha deciso di dividere in due tronconi il confronto vista la quantità inusuale di candidati al tavolo delle primarie repubblicane. Di certo, nessuno si aspettava di trovarsi a inizio settembre con tutti i candidati più papabili a rincorrersi tra il 4 e il 7%, mentre Trump-piglia-tutto si deve preoccupare solo della rincorsa in volata dell’unico ex neurochirurgo di colore in corsa per le presidenziali nella storia della politica americana. Lo stravolgimento nelle medie dei sondaggi per le primarie repubblicane al quale si è assistito nelle ultime settimane è alla base del cambiamento deciso dalla Cnn stessa sui criteri di selezione dei candidati di “fascia alta”.

 

 

 

candidati-repubblicaniIn un primo momento, l’emittente aveva deciso di selezionare per la prima serata i candidati che si sono piazzati nei primi dieci posti delle proiezioni tra il 16 luglio e il 10 settembre. Un range così ampio, però, non rappresenterebbe in maniera fedele la situazione che si è venuta a verificare dopo il primo dibattito Tv. Questa situazione andava a discapito soprattutto di Carly Fiorina, ex Ceo Hewlett Packard, vera vincitrice del 6 agosto scorso: lei, nonostante abbia partecipato al dibattito “minore” si è meritata il plauso unanime di tutto il partito e in molti avrebbero voluto vederla confrontarsi anche con le teste di serie del GOP. Circostanza, tra l’altro, tradottasi anche in una crescita significativa nei sondaggi che in alcuni casi, sia a livello nazionale che solo locale, la vedono persino fare meglio di Jeb Bush o Marco Rubio.

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Da qui è nato un vero e proprio braccio di ferro con la Cnn che, alla fine, ha deciso di rivedere le sue regole: “Nel caso in cui un candidato faccia parte della ‘top 10′ in una media dei sondaggi nazionali tra il 7 agosto e il 10 settembre, potra’ partecipare al nostro dibattito di alto livello anche se non e’ nei primi dieci posti delle proiezioni tra il 16 luglio e il 10 settembre”, ha spiegato la rete, precisando di aver “discusso questi cambiamenti con il Comitato Nazionale Repubblicano e la Ronald Reagan Presidential Library” che si sono detti “pienamente favorevoli”. Con questo nuovo criterio, però, è possibile che il confronto a 10 diventi più affollato. Tuttavia, mette al riparo la Cnn da possibili accuse di favoritismo nei confronti della Fiorina: con questa regola inclusiva, infatti, potranno essere ammessi candidati aggiuntivi, che, però, non andranno a togliere il posto ad altri che sarebbero fuori dalla top ten se si fosse tenuto conto solo di sondaggi più “tardivi” (e sarebbe stato il caso di nomi forti come quello di Chris Christie o Rand Paul). Nella versione ufficiale della Cnn (sempre per allontanare qualsiasi possibile sospetto), le ragioni di questa modifica sarebbero da ricercarsi nel fatto che da qui al 10 settembre (quando verranno ufficializzate le distribuzioni finali), contrariamente alle previsioni iniziali, starebbero per uscire solo altri due sondaggi (invece che 15 come era stato ipotizzato in un primo momento, quando si era cercato di stabilire un tempo tecnico utile per stabilire una media equa sulla quale basarsi).

Autore: Monica Gasbarri | Fonte: data24news.it

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