Nudging: la ‘spinta gentile’ del Grande Fratello

Nudging: la ‘spinta gentile’ del Grande Fratello

07/01/2015 – La ‘spinta gentile’ del ‘nudging’ è considerata una moda e, in effetti, lo è perché il suo scopo è orientare gusti ed esigenze globali verso un modello non scelto direttamente e consapevolmente dal singolo individuo. Chi è al potere tenta di disciplinare una società sempre più globalizzata, confusa e complessa praticando il nudging per suggerire-imporre un indirizzamento delle nostre decisioni. Una forma d’ipnosi, di subdolo intervento a dispetto del nostro libero arbitrio, supportato dai maggiori social network e motori di ricerca (Facebook, Google, Twitter, Whatsapp, Instagram) che sanno tutto di noi, i nostri gusti, i pensieri, i comportamenti e la nostra intera vita tracciata su Internet.

Il grande archivio di questi social network con i nostri dati è di loro proprietà (soprattutto per annunci pubblicitari mirati) e, allo stesso tempo, permeabile dai servizi segreti nazionali. E’ una strategia da Grande Fratello, un’evoluzione o superamento della politica più che un semplice fenomeno. Uno strumento per guidare il mondo che esula dalla politica e che vede nella nuova strategia di comunicazione di massa adottata daBarack Obama (seguito da David Cameron e Angela Merkel) un sistema subdolo per dimenticarsi per sempre della politica classica, quella mediatrice. La politica si basa sul consenso o dissenso della gente, il nudging va oltre, con la sua spinta gentile crea direttamente il consenso subliminale più conveniente per chi è al potere e per dire di guidare al meglio un popolo.

Attraverso il nudging i capi di Stato ci orientano verso ciò che si ritiene migliore per salute, benessere, amministrazione del denaro, tasse. Per fare questo assolda economisti comportamentali, sociologi, neuroscienziati, antropologi, allo scopo di scegliere le giuste tecniche per influenzare in silenzio le nostre scelte. Come ci riesce? Con le parole, con le formule, con una sorta di marketing politico.

Anziché “hai pagato le tasse?” il nudging scrive: “gran parte dei cittadini ha già pagato”. Una formula magica da estendere ovunque, come ad esempio all’uso di suoni e colori negli aeroporti. Il nudging è usato da qualche tempo anche nel settore privato e nelle aziende, per esempio nelle mense. Si afferma che il nudging limita la libertà ma mantiene intatta l’autonomia individuale. Pura illusione. Siamo liberi di decidere in apparenza, ma nei fatti la neutralità è minacciata: questo afferma Julian Rumelin, filosofo dell’Università di Monaco, il quale facendo un esempio paradossale dice che un capo di Stato potrebbe indurci a considerare giusta anche la morte anticipata di anziani o malati terminali per non farli gravare sulla spesa del sistema sanitario nazionale.

Si arriva all’estremo col fenomeno di ‘anticipatory computing’ secondo cui la tecnologia è in grado di anticipare il futuro basandosi sui dati del passato attraverso l’uso di algoritmi in una sorta di calcolo delle probabilità. Esiste un’infosfera con la quale i gruppi fondamentalisti possono usare dati e informazioni come armi. Il confine tra pubblico e privato è cancellato, siamo tornati ad un Nuovo Medioevo dove tutti sanno tutto degli altri. La politica in sé non esiste più, è ormai fusa al commerciale e ai mass media. Un esempio? La recente nomina a capo della tecnologia del governo americano da parte di Obama di Megan Smith, vicepresidente di Google X, il laboratorio tecnologico segreto dove si studiano progetti futuristici.

Autore: Rosanna Nisticò | Fonte: it.blastingnews.com

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