Montecarlo

Montecarlo

Nel mentre l’ennesimo episodio della Topeide Berlusconiana impazza, c’è qualcosa di lacerante e commovente nel tentativo disperato di rilanciare la noiosa vicenda della casa di Montecarlo. Leggere Alessandro Sallusti o sentire le urla straziate di Daniela Santanchè, topino prigioniero dello studio di Luca Telese, fa comprendere cosa sia l’impotente disperazione… Avevano trovato il tema giusto, lo scandalo giusto, l’idea giusta… ma ne hanno abusato, hanno stancato e ora non riescono più a condurre la danza del fango.

Dovranno inventarne un’altra. Ma bella ghiotta, perché l’impasto di potere, sesso, orgia e un pizzico di fascino africano pare al momento insuperabile.

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