Le elezioni regionali viste dai social network

Le elezioni regionali viste dai social network

Le piazze dei comizi sono sempre più vuote. In compenso è sempre più gonfia di tweet, di post, di foto e video la piazza virtuale dei social network. Sarà così, è già così anche per la campagna elettorale delle Regionali. Per raccontare la politica che cambia, Il Tirreno mette in campo un progetto a cui abbiamo dato il nome dell’hashtag che lo segnalerà sui social network: #Toscana15.

Certo, per motivi diversi, le elezioni regionali suscitano un interesse minore rispetto a quelle nazionali e comunali. I cittadini sentono la Regione più lontana e, di questi tempi soprattutto, ne considerano più gli aspetti negativi da “casta” (i ricchi compensi dei consiglieri, i vitalizi, le spese eccessive) che i benefici reali. In più, stavolta, i pronostici danno quasi per scontato il successo di Rossi e questo non contribuisce ad accrescere la mobilitazione dei cittadini.

#TOSCANA15: LO SPECIALE SULLE ELEZIONI

Ma per Il Tirreno questa sarà comunque una campagna elettorale speciale, tutta da seguire. Perché l’abbiamo trasformata in un laboratorio inedito, il banco di prova di un modo diverso di raccontare la politica. Di fronte al fatto nuovo di una politica che usa sempre più la rete per raccogliere consenso ed elettori, c’era bisogno di mettere in campo strumenti nuovi.

Così la curiosità dei giornalisti si è alleata con le capacità di ricerca, di progettazione e di analisi del Cnr di Pisa, del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa e della startup Wevo . Il risultato sarà una cronaca della campagna elettorale e del voto tutta vista dal web.

#Toscana15: le elezioni al tempo dei social networkIl Tirreno – in collaborazione con il Cnr, con l’Università di Pisa e con la startup Wevo – lancia un progetto di analisi dei dati sulla campagna elettorale raccolti dai social network. Ecco l’iniziativa spiegata dai suoi protagonisti. (Video di Cesare Bonifazi Martinozzi)

Ogni giorno su internet circolano decine di milioni di tweet e post di facebook. Tra questi ci sono anche le migliaia di comunicazioni legate alla campagna elettorale in Toscana, quella rete di dichiarazioni, spot, domande, risposte, accuse, attacchi, insulti, che innervano la rete delle relazioni tra i personaggi politici, i mezzi di informazione, i candidati e i cittadini-elettori, questi ultimi sempre più esigenti e coinvolti sul web, decisi ad avere un contatto diretto con i politici.

Vedremo allora giorno per giorno quanti tweet o post di Facebook fa un candidato e quanto interagisce con i cittadini, cioè quante volte risponde ai messaggi degli utenti social; quali sono i temi più dibattuti e le parole più usate, quali sono i post che suscitano più reazioni, quelli che ottengono più gradimento (i “like”) o critiche, se aumentano o diminuiscono i seguaci social dei candidati; ma anche chi sono i cittadini che scrivono di più ai candidati. Sono alcuni esempi di quello che salterà fuori dal monitoraggio in tempo reale dei flussi web. Solo gli strumenti e i programmi ad hoc messi a punto dal Cnr potevano elaborare questa mole gigantesca di parole (un esempio di Big Data) per offrirne la sintesi a un’analisi.

INTERATTIVO: LA NUVOLA DELLE PAROLE CALDE SU TWITTER

Analizzare questi dati e tirarne fuori spunti e notizie sarà il compito in cui si cimenteranno i giornalisti del Tirreno e, in altro modo, gli analisti politici dell’Università di Pisa. Il frutto di questo lavoro sarà a disposizione dei lettori ogni giorno sul sito del Tirreno, in uno spazio dedicato appunto alle elezioni Toscana 2015 versione social.

Ma i lettori potranno anche sbizzarrirsi per proprio conto. Potranno immergersi in quel mare di parole e numeri e curiosare utilizzando le sintesi grafiche interattive elaborate dal Cnr. Così il giornale riafferma anche un ruolo di mediazione tra i lettori e i fatti, fatti che in questo caso sono l’enorme flusso di comunicazione. E al tempo stesso valorizza il ruolo autonomo del lettore, portandolo dentro questo laboratorio di analisi e offrendogli strumenti nuovi da usare in prima persona. Non resta che partire.

Fonte: iltirreno.gelocal.it

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