Conto alla rovescia: – 50

Conto alla rovescia: – 50

“C’è il rischio che la Destra stravolga la Costituzione!”: questo è uno dei mantra motivazionali nel centrosinistra, ma dove starebbe la novità?
Nella II Repubblica la Costituzione è stata modificata 12 volte, mettendo mano su 38 articoli (27% del totale), senza considerare le due modifiche “monstre” del 2005 e del 2016, respinte da referendum. E – vale la pena ricordare – nulla è stato risparmiato: si è manomessa sia la I che la II Parte e in questa legislatura sciagurata, lo sfregio supremo: la modifica di uno dei 12 articoli fondamentali, stracciando l’ultimo velo di pudore rimasto.
Va inoltre ricordato come tutte le riforme entrate in vigore siano state approvate con il voto favorevole di larga parte del centrosinistra, che ha pure imposto con violenza procedurale inaudita la riforma del 2016. Va anche la sottolineato come il livore verso gli equilibri di governo fissati nel 1948 vengano particolarmente dall’area “liberal” del PD, da intellettuali che vivono la mitezza del sistema parlamentare come un impiccio da rimuovere in omaggio al mito della Democrazia Decidente, omettendo che è tema vecchio e fasullo e oggi l’esigenza non è certo rafforzare l’Esecutivo (che fa già quello che vuole), bensì ridare ossigeno al circuito ormai asfittico della rappresentanza politica, principale puntello di un sistema democratico.
Tutte le modifiche hanno avuto un cifra comune: sono state operazioni di marketing politico spicciolo, senza una riflessione profonda sulle conseguenze, sui rischi potenziali o sulle opportunità. Bisognava far vedere che si faceva e – riforma su riforma – dell’antico rispetto verso la Costituzione del 1948 non è rimasto nulla, è diventata una carta flessibile e chiunque passa può strapparne un brandello.
“Ma la Destra vuole fare il presidenzialismo!”. Vero, FdI ha in mente un modello che si ispira alla Francia. Non dovranno andare lontano, basta riprendere quello proposto nel 1998 dalla Bicamerale D’Alema, che conteneva anche il federalismo istituzionale e pure quello fiscale.
Insomma, il programma della Destra, ma proposto dal centrosinistra.
Autore: Marco Cucchini (C)

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