Caso Petrolio: il governo preso a spallate sul web rischia la fiducia

Caso Petrolio: il governo preso a spallate sul web rischia la fiducia

Il movimento 5 stelle organizza una campagna di hashtag virali contro Maria Elena Boschi e Matteo Renzi

di Guido Petrangeli
Non sono bastate le dimissioni del ministro Guidi per placare l’onda d’urto delle polemiche scaturite dal famigerato emendamento “sblocca” Tempa Rossa. In un primo momento la vicenda sembrava colpire soltanto il ministro: l’emendamento avrebbe infatti favorito secondo la procura di Potenza gli interessi commerciali del compagno della Guidi. Nel corso dei giorni la forte esposizione nella vicenda di personaggi come Maria Elena Boschi e Matteo Renzi potrebbe avere ripercussioni sulla tenuta del governo. Il movimento 5 stelle non si è lasciato sfuggire l’occasione depositando in Senato la mozione di sfiducia per il caso Guidi e lavorando ai fianchi il governo sul web.


Google e media online
Giovedì 31 marzo, giorno delle dimissioni, il ministro Federica Guidi è risultato il personaggio politico più ricercato in rete. Con più di 100mila ricerche l’ex ministro dello sviluppo economico si è classificato al terzo posto degli argomenti più cliccato su google. È interessante notare come tra le ricerche correlate al ministro ci siano anche Maria Elena Boschi e Matteo Renzi. Se andiamo a vedere anche quali sono i personaggi più citati dai media online (presi da questo elenco) abbiamo la fotografia della portata dell’affaire Tempa Rossa. Negli ultimi sette giorni infatti i personaggi più menzionati dalla stampa online sono Matteo Renzi (562 citanzioni), Federica Guidi (355 citazioni) e Maria Elena Boschi (139 citazioni).

Twitter
Il primo aprile, giorno delle dimissioni, Federica Guidi è stata il personaggio politico di cui si è parlato di più su Twitter. A fine giornata #guidi si è classificato nella top ten degli argomenti più twettati, rimanendo tra le principali tendenze italiane per circa 10 ore. Tra le parole più associate a #Guidi troviamo “emendamento”, in riferimento al presunto intervento per favorire il compagno. Tra i principali influencer che si sono occupati della vicenda ci sono Il Fatto Quotidiano (1,428,746 followers) e l’Hufftington post (349,226). Nella stessa giornata dal profilo ufficiale di beppe Grillo è partito il tweet #boschidimettiti (419 retweet) che è rimasto per circa 3 ore e mezzo tra i topic trend italiani.

Il giorno dopo le dimissioni della Guidi Beppe Grillo lancia dal blog lo slogan #tuttiacasa: bastano pochi minuti e questo hashtag rimane per più di 6 ore tra gli argomenti più twettati in rete.
Il movimento 5 stelle ha dunque sfruttatto l’onda mediatica scaturita da questa vicenda per lanciare una spallata via web al governo. I grillini hanno unito la battaglia contro l’emendamento per sbloccare i lavori per lo stabilimento petrolifero in basilicata al referendum del 17 aprile.

Dopo la pausa del week-end, il Movimento 5 stelle torna ad attaccare a testa bassa sulla rete. Questa volta dal blog partono gli imput specifici dedicati alla Boschi e alla vicenda dello stabiliimento petrolifiero in basilicata. Alla fine di lunedì 4 aprile gli hashtag #BoschiFacceRide e #Trivellopoli entreranno per più di 11 ore nella classifica degli argomenti più dibattutti nella twitter-sfera italiana. Nel giorno in cui si è tenuta la direzione del Pd è entrato tra i topic trend italiani, per circa 12 ore, l’hashtag #direzionepd. È sintomatico che una delle keyword più ricorrenti su questo argomento sia stata “piattaforme”: segno che la direzione del pd, almeno in rete, è stata fortemente influenzata dal caso petrolio.

Fonte: ilsocialpolitico.it

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