La Firma. Farsa in un atto e mezzo…

La Firma. Farsa in un atto e mezzo…

Dramatis Personae:

  • Farnesino, addetto al cerimoniale del ministero degli Esteri della Repubblica Italiana.
  • Abh Iham Tant Petrol, responsabile del cerimoniale, Ambasciata della Repubblica Islamica del Persisthan.
  • Moglie di Abh Iham (il nome non interessa a nessuno, tantomeno al marito).
  • Stagista laureato in Studi Patafisici Comparati (il nome non interessa a nessuno, tanto tra 2 mesi gli scade il contratto e va fuori dalle balle…).

Roma, interno giorno. Uno dei molti uffici del Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana. E’ tarda mattina, il tempo è sereno, dalla finestra si intravvede uno scorcio incantevole sulla città in lontananza.

Stagista: dottor Farnesino! Dottor Farnesino! (scuote il funzionario apparentemente addormentatosi con la testa appoggiata su un faldone dal titolo “Uso cerimoniale della feluca in orario antemeridiano. L’esperienza del governo Zanardelli”).

Farnesino: perché strilla dottorino? Sto riflettendo su un problema cerimoniale di pregna importanza. Lo sa che nel 1902 vi fu grave scandalo quando un ministro plenipotenziario di II classe si presentò a un ricevimento del Granduca di Baden con l’Ordine della Corona Ferrea sul lato destro? Caddero delle teste, cosa crede?! Il marchese Prinetti su queste cose non transigeva…

Stagista: dott. Farnesino, sono desolato, capisco la gravità del tema, ma al telefono c’è Abh Iham Tant Petrol, responsabile del cerimoniale dell’Ambasciata Persistana a Roma. Chiede di Voi con urgenza…!

Ricomponendosi e alzandosi in piedi, Farnesino risponde al telefono con voce squillante. E’ sull’attenti.

Farnesino: caro Tant Petrol! È sempre un Piacere e un Onore! In cosa posso servirVi?

Tant Petrol: egregio dottore, come Lei sa domani il Nostro Presidente – Allah lo protegga – firmerà una serie di accordi commerciali con il vostro Paese. 17 miliardi di euro – frutto delle preghiere e del sudore del Nostro Popolo – entreranno nelle vostre tasche infedeli e sodomite. Ma il Nostro Presidente – nella sua sconfinata Magnanimità – ha deciso di passarci sopra e prega giorno e notte affinché questo denaro vi possa aiutare a capire quali sono le Giuste Priorità nella vita e nella società…

Farnesino: cercheremo di esserne degni, anche se sappiamo che non sarà facile… Ma dunque, a cosa debbo…

Tant Petrol: il nostro Presidente – famoso per il Suo Alto senso estetico – desidera che la cerimonia della firma avvenga in un contesto adeguato all’importanza dell’occasione. Volevo prendere accordi con voi per decidere per il meglio, di sicuro in una città come Roma non mancheranno spazi adeguati.

Farnesino: ne siamo consapevoli, infatti pensavamo di organizzare il tutto nel Salone d’Oro di Palazzo Chigi. Un gioiello barocco con splendida vista su piazza Colonna…

Tant Petrol: Si, certo. Però Palazzo Chigi è un po’ tetro e poi imporre al Nostro Presidente – la cui Santità è nota ovunque – un simbolo fallico e idolatrico come quella impudica colonna mi pare fuori luogo. Ma sono sicuro che a Roma non mancheranno alternative.

Stagista: Tant Petrol ha ragione! Proponete il Pantheon, dottor Farnesino…

Farnesino: Capisco il punto e sono d’accordo. Come dice giustamente il Nostro Premier Matteo Renzi: “l’Italia è il brand del Mondo e Roma il brand dell’Italia, dubitarlo sarebbe da italiani non del fare ma del lagnare e senza la C di Cultura, la A di Arte e la M di Moda non saremmo l’Italia così Italiana”. Ci sarebbe il Pantheon. Immagini la scena Tant Petrol, la luce che penetra dalla vetta della cupola, il cerchio simbolo di perfezione divina, i marmi policromi… Non ci può essere nulla di meglio.

Tant Petrol: Si, è carino. Ma – se non ricordo male – era un tempio pagano dedicato a “tutti gli Dei”. Quali sarebbero questi tutti? Il Nostro Presidente – nella Sua Illimitata Cultura – di Divinità ne conosce una sola, ancorché con 99 nomi diversi. E dunque, perché dovrebbe prestarsi a una cerimonia in un luogo pieno zeppo di finte divinità abusive? In un covo di superstizione? Vuole che le elenchi i 99 nomi? (in sottofondo la voce dello Stagista che comincia a elencarli…)

Farnesino: Non sarà necessario, grazie… e dunque?

Stagista: Allah il Misericordioso, il Creatore, il Plasmatore – Tant Petrol ha ragione! Proponete l’Orto Botanico – Colui che Provvede, Colui che Apre, Colui che Espande

Farnesino: Ci sarebbe l’Orto Botanico. E’ inconsueto ma è una delle glorie della città… Fu voluto da Bonifacio VIII ma reso grande da Alessandro VI…

Stagista: Colui che Eleva, Colui che Umilia, Colui che Tutto Ascolta

Farnesino: a quanti nomi siamo?

Stagista: 88 dottore… Il Saggio, L’Amorevole, Il Glorioso

Tant Petrol: Si, è carino. L’Orto Botanico potrebbe andare bene – malgrado il riferimento  a papi nepotisti e simoniaci – però il Nostro Presidente – di Animo Saldo ma di Fragile Corpo – è allergico al polline. Non si potrebbero nascondere o estirpare fiori e piante? Giusto per un giorno…

Stagista: Tant Petrol ha ragione! Proponete un’altra soluzione. Il Bio Parco magari.

Farnesino: Visto che Apprezzavate la location esterna, il Bio Parco? Uno dei più importanti d’Europa, con scambi culturali anche con il Vostro Grande Paese… E certo, sarebbe di grande effetto una foto del Vostro Presidente vicino a un raro esemplare di Tigre Persistana.

Tant Petrol. Caro Farnesino, a parte il fatto che la “tigre persistana” o “tigre del Caspio” è estinta almeno dagli anni ’50 – sotto il corrotto governo dello Scià non sopravvivevano neppure le fiere della foresta – davvero ritiene una buona idea l’immagine del Nostro Presidente – Uomo di Squisita Sensibilità – fotografato a fianco di un persistano in gabbia, ancorché felino? Il Bio Parco può andar bene, ma fate sparire gli animali. Il Nostro Presidente – il cui Grande Cuore è amato in tutta la Nostra Patria – non ama gli animali in gabbia. Non quelli a quattro zampe, almeno…

Stagista: Tant Petrol ha ragione! Proponete la Cappella Sistina… Colui che Impedisce, Colui che Guida, il Paziente

Farnesino: La Cappella Sistina! Il Giudizio Universale di Michelangelo!

Tant Petrol: Curioso, pensavo che appartenesse al Vaticano, da quando lo avete comprato? E con quali soldi soprattutto? Inoltre, ricordo male o è pieno di uomini nudi che si agitano e si toccano?

Stagista. Tant Petrol ha ragione! Proponete…

Farnesino: Basta idee! Tant Petrol, ci penso io, ho capito perfettamente…

Stagista. L’Irremovibile, Colui che fa Ritardare… 99!

Il giorno seguente, ambasciata dell’Iran, squilla il telefono del dott. Abh Iham Tant Petrol. E’ la moglie.

Tant Petrol: ma sei tu, moglie mia? E mi chiami direttamente? Non avrai composto il numero da sola, senza il controllo e la presenza di un Anziano della Famiglia spero. Sarebbe sconveniente.

Moglie: Si. Perdonami. Volevo solo sapere come è andata con la firma. Se alla fine avete trovato un luogo adatto.

Tant Petrol: Si va bene, ma dobbiamo riparlarne, perché di questo passo finirai per voler tenere anche il telecomando e magari cambiare canale in mia assenza. Comunque si. Una soluzione miseranda. Ci hanno portato in un corridoio, c’erano strutture di cartone ovunque, forse una fiera campionaria del packaging “made in Italy”. Tutto il cartonato erabeige, non hanno neppure fantasia.

Moglie: pensavo meglio, mi avevi detto che volevi un luogo solenne…

Tant Petrol: A guarda, non me ne parlare! Questi italiani sono dei mitomani. La menano tanto con la Culla dell’Arte, la Città Eterna e dopo non c’è una stanza decente per firmare un pezzo di carta. Ti confinano in mezzo a degli imballaggi in cartone e qualche frontone in simil marmo. Una delusione guarda. Fortuna che il Nostro Presidente – sempre Compassionevole – non ha manifestato disagio. Ma so che in cuor suo ne soffriva…

hassan-rohani-musei-capitolini-marco-aurelio-770x513

 

Autore: Marco Cucchini (C)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *