La mappa dei rischi globali: clima e migrazioni spaventano più di guerre e debiti pubblici

La mappa dei rischi globali: clima e migrazioni spaventano più di guerre e debiti pubblici

Il cambiamento climatico, o meglio l’incapacità di prendere radicali misure per affrontarlo da parte delle potenze della terra, è oggi il maggior rischio per il futuro del nostro pianeta. Lo afferma la nuova edizione di Global Risk, il rapporto annuale compilato da 750 leader ed esperti mondiale del World Economic Forum, l’organizzazione che si riunisce ogni anno a Davos per discutere di problemi internazionali. Il fallimento di una risposta all’effetto serra guida la graduatoria dei rischi del 2016, seguito nell’ordine dalle armi di distruzione di massa, la crisi delle risorse idriche, la migrazione involontaria su larga scala, gravi sbalzi nei prezzi dei prodotti energetici (come una nuova crisi petrolifera), una nuova ondata di instabilità dei mercati finanziari e attacchi cibernetici alla rete web: queste le sette principali minacce alla sopravvivenza della Terra, secondo gli esperti consultati dal rapporto.

Le sette piaghe della nostra era non comprendono il terrorismo, che pure domina spesso l’attenzione dei media, se non nel caso in cui fosse collegato a un altro rischio, quale per esempio l’uso di armi di distruzione di massa (come un attentato biochimico) o un attacco cibernetico in grado di mandare in tilt sistemi di difesa o di altro genere. Per quanto spaventosa, la minaccia di gruppi come l’Is e al Qaeda non sembra tuttavia di per sé in grado di provocare un rischio fatale al nostro mondo.

Un altro aspetto del rapporto 2016 è la crescente inter-connessione fra le minacce globali osservata dagli esperti e dai leader mondiali: il cambiamento  climatico, per citare un solo caso, può fare aumentare l’immigrazione di massa, la fuga di intere popolazioni da una regione verso l’altra.

Infografica a cura di GIACOMO DE PANFILIS | Autore: Enrico Franceschini | Fonte: repubblica.it

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