Come gli Scoiattoli

Come gli Scoiattoli

20140316-20112316/04/2014 – Si dice sempre: “Smetto quando voglio” ma non è mai così. Lo rifacciamo, l’abbiamo sempre fatto, sbagliamo e non possiamo farne a meno, anche se ci facciamo del male, siamo come gli scoiattoli.
Ma che c’entrano gli scoiattoli? La parabola dello scoiattolo è una notizia che ho letto tempo fa e mi è rimasta impressa: per tutta l’estate questi piccoli animali hanno causato blackout in mezza America. Quartieri al buio, musei oscurati, cali di corrente, sembra che i roditori ce l’abbiano con la tecnologia e per questo si immolano e pare che il fenomeno si stia intensificando.
Gli scoiattoli continuano a far saltare la corrente e non c’è modo di evitarlo, ma resta la domanda: perché lo fanno?
Il professor John Koprowski, dell’Università di Tucson, in Arizona, è diventato un’autorità in materia perché doveva presentare una ricerca su un animale selvatico e lavorando da casa notava che gli scoiattoli frequentavano il suo giardino e li vedeva rosicchiare sempre, perché se non lo fanno i loro incisivi crescono a dismisura e li tormentano.
Così salgono sugli alberi dove trovano ghiande, frutti, rami e per spostarsi salgono anche sui fili dell’alta tensione e addentano pure quelli.
Così facendo collegano i due poli, fanno partire la scarica e ci restano secchi.
Continuando a rosicchiare rosicchiano loro stessi.
Ma perché non si fermano prima, perché non si avvisano l’un l’altro?
Ci sarà pure uno scoiattolo che ha visto un suo simile soccombere alla scarica letale no? E allora perché?
” Non posso farne a meno, anche se mi faccio del male.”
Perché?
Perché una donna si innamora di un uomo che la picchia?
Perché i barconi pieni di disperati viaggiano verso la morte in mare, non hanno visto le puntate precedenti, non sanno che stanno per fare la fine dello scoiattolo sul palo della luce?
E perché un politico fa un accordo con Silvio Berlusconi, o si stacca da Silvio Berlusconi?
A guardarli bene anche Matteo Renzi e Angelino Alfano sembrano avere un problema di incisivi che li induce a rosicchiare senza sosta.
E come loro molte persone, me compresa, che vanno incontro all’alta tensione come andassero a un garden party.
Che fine ha fatto il nostro istinto di sopravvivenza? L’abbiamo perduto anche noi come gli scoiattoli?
Abbiamo troppi caschi, cinture di sicurezza, sensori, aggeggi salvavita, che però pare non servano poi a molto, siamo sempre più fragili, più indifesi.
Siamo come quella gazzella, vista in uno splendido documentario del National Geographic, che tra tutti i cespugli scelse di andare a brucare proprio dove stava acquattato un leone, che ovviamente saltò fuori e l’azzannò.
La guida africana che commentava la scena, alla domanda del perché mai la gazzella fosse andata proprio lì, sollevò le spalle e rispose: ” A volte la morte chiama.”
Però smetto quando voglio.

Autore: Alexsandra Panama | Vai al blog di Alexsandra!

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